
La moneta digitale affonda di oltre -10% a $43.000. Dietro c’è sempre il ceo di Tesla, stavolta con una risposta ad un tweet
Nuovo affondo del Bitcoin e la colpa indovinate di chi è? Ancora di Elon Musk che questa volta ha provocato l’ennesimo capitombolo della criptovaluta più famosa al mondo non postando un proprio tweet, come fa di solito, ma rispondendo ad un post di un altro utente che si chiama @CryptoWhale e che ha scritto: «i Bitcoiners si mangeranno le mani il prossimo trimestre, quando scopriranno che Tesla ha scaricato il resto dell’esposizione verso il Bitcoin. Con l’odio che @elonmusk sta ricevendo, non lo colpevolizzerei». Musk ha risposto ritwittando il post, con la parola “Indeed“, ovvero: “Infatti“.
Risultato? il Bitcoin crolla di oltre il 10% scivolando fino a $43.000 circa mentre l’ethereum affonda di oltre il 13% a $3277 circa.
La notizia di una possibile vendita del portafoglio arriva dopo che giovedì 13 maggio il ceo di Tesla ha fermato i pagamenti delle sue auto in bitcoin, lanciato lo scorso febbraio, preoccupato per il rapido aumento dell’uso di combustibili fossili per il mining, ma affermando anche che prevedeva di tenere i bitcoin che ancora possiede (guarda qui). E già in questa occasione il prezzo del bitcoin era crollato in poche ore passando da 54.780 dollari a 46.924 dollari, trascinando con sé tutte le “colleghe”.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/SASCHA STEINBACH
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