
Dagli agricoltori ai progettisti, tutto è improntato alla tecnologia
Con la ricerca Professioni 2030: il futuro delle competenze in Italia, Ernst&Young, ManpowerGroup e Pearson hanno analizzato i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro cercando di prevederne i possibili risvolti in vista dei cambiamenti politici, sociali, ambientali e tecnologici che stanno avvenendo.
I risultati dello studio mettono in evidenza come la transizione ecologica e la crisi in atto avranno un ruolo chiave nel definire il futuro del mondo del lavoro: i concetti cardine sono la digitalizzazione e l’iperconnessione, che richiederanno profili di competenze compositi, aggiornamento professionale e formazione adeguata.
L’80% delle professioni presenti in Italia dovrebbe mutare: più di un terzo della forza lavoro attuale svolge professioni che cresceranno nei prossimi 10 anni, mentre tutte le altre, ovvero il 20%, rimarranno stabili o decresceranno, nella misura del 44%.
Ma quali sono le professioni che cresceranno? Quelle legate alla tecnologia, alla cultura, alla comunicazione, ai servizi di cura, all’insegnamento e alla formazione. Le nuove professioni invece nasceranno per scissione, fusione o ibridazione. Nel primo caso, is tratta di specialisti delle interfacce umane, esperti delle applicazioni Iot (Internet of things) in agricoltura; Human-machine teaming manager; Tecnico delle macchine a guida autonoma. Invece per fusione nasceranno addetti all’integrazione con i robot assemblatori; progettista di visite ed eventi virtuali. E per ibridazione manovali e personale non qualificato della costruzione; giornalisti; personale non qualificato addetto ai servizi di custodia di impianti; addetti all’assistenza personale; esperti legali in imprese. Infine, le professioni che non subiranno secondo la ricerca grossi cambiamenti, sono architetti; dentisti e odontostomatologi; avvocati; notai; psicologi clinici e psicoterapeuti.
Per trovare lavoro in futuro sarà necessario avere determinate competenze: la capacità di risolvere problemi complessi, apprendimento attivo, adattabilità, comprensione degli altri e ascolto attivo. Inoltre sarà fondamentale avere conoscenze in psicologia o in informatica e capacità di valutazione sistemica, ideazione e originalità.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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