
Il covid ha cambiato il volto dello shopping
La pandemia ha avuto un peso influente sul commercio al dettaglio e ha contribuito al grande boom vissuto dall’eCommerce. Secondo la ricerca condotta da Netcomm, il consorzio del commercio digitale che riunisce oltre 450 aziende, le principali trasformazioni sono due: la nascita di cinque nuove tipologie di acquirenti e il peso assunto dalle recensioni online.
Per quanto riguarda i profili dei consumatori, la ricerca evidenzia i seguenti: il consumatore contemporeaneo, principalmente giovane che acquista sia online sia in negozio per importi medi; il fast shopper, generalmente donna, over 45, livello di istruzione basso, che acquista per importi medio-bassi e raramente usa tecnologia; il tradizionale, ovvero un profilo o giovanissimo oppure over 65, che abita in centri medio-piccoli del nord Italia e preferisce acquistare prodotti di fiducia a piccoli importi; il consumatore omnicanale, di mezza età, che vive in grandi centri, ben istruito e con ottima dotazione tecnologica: quest’ultimo profilo alterna online a offline; infine, il consumatore digitale: uomo trentenne e/o over 55, vive in gradi centri, ottimo livello di istruzione e buona dotazione tecnologica, compra prevalentemente online.
Nel 2020 tutti i profili sono confluiti rapidamente nel consumatore digitale in tutte le categorie analizzate, ovvero fashion, food e personal care. «I comportamenti di acquisto ad oggi dei consumatori italiani sono molto più orientati all’utilizzo dei punti di contatto digitali con le insegne e i brand, fenomeno evidentemente accentuato dall’attuale pandemia ma allo stesso tempo identificativo di una confidenza e di una piacevolezza nell’utilizzare le modalità di relazione messe a disposizione dal digitale che era già in atto da tempo – ha spiegato Roberto Liscia, Presidente di Netcomm – considerando l’elevata soddisfazione che da anni i consumatori dichiarano nell’acquistare online, è ipotizzabile che il ruolo dei punti di contatto digitali all’interno dei diversi percorsi d’acquisto intrapresi dagli italiani rimarrà elevato e che questo si ripercuoterà in maniera sempre più evidente nella necessità delle imprese di offrire esperienze di relazione e di shopping con i propri clienti che siano interconnesse».
Per quanto riguarda le recensioni online, invece, la ricerca le ha evidenziate come lo strumento più influente sui consumatori, in grado di orientare le scelte di acquisti per 6-8 punti percentuali.
Secondo Netcomm è ipotizzabile che nel post pandemia molti di questi comportamenti permangano, perché le esperienze online hanno offerto ai clienti un’alta soddisfazione negli ultimi mesi, contribuendo a dare una vera sferzata al settore dell’eCommerce.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: