I risparmiatori italiani cambiano faccia
A causa della pandemia è aumentata la propensione al risparmio degli italiani. Secondo l’EY Global Wealth Research Report 2021, il 52% degli italiani si sente più avverso al rischio, una tendenza ancora più marcata tra i millennials, tra cui la percentuale arriva al 67%. Per il 48% degli intervistati salvaguardare il capitale e diversificare la propria ricchezza è la priorità, e il 55% mira ad assicurarsi un reddito adeguato. Due risparmiatori italiani su cinque prevedono di spostare il proprio patrimonio verso un provider differente, una percentuale molto più elevata rispetto alla media europea, dove arriva al 48%.
Per quanto riguarda il fattore di scelta, il 52% dei clienti valuta prioritario l’eccellente track record di performance. Il 44% valuta la reputazione del brand, la sostenibilità e l’inclusione. Il 76% dei clienti è disposto a condividere i propri dati personali con il proprio wealth manager in cambio di un servizio e il 71% considera rilevanti le politiche di inclusione. Il 36% infine, in linea con la media europea, si aspetta che il rapporto con il proprio gestore patrimoniale o consulente diventi meno personale dal punto di vista dell’interazione umana.
Secondo l’indagine entro tre anni il 39% dei risparmiatori si rivolgerà sempre di più a banche private specializzate per la gestione degli investimenti, mentre il 21% ricorrererà alle fintech. Le banche retail sembrano avere una tendenza decrescente nelle preferenze dei clienti del Paese.
Per quanto riguarda il digital, il 71% degli investitori si attende un utilizzo sempre più intenso dei tool digitali e il 70% un maggiore engagement tramite virtual advisor.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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