
La nuova tecnologia si chiama Maglev e accende la rivalità tra Cina e Giappone
Tra Cina e Giappone si è riaccesa la fiamma della competizione, questa volta il territorio di scontro è il treno commerciale superveloce basato sulla tecnologia a levitazione magnetica, Maglev. Quest’ultima fu abbandonata a favore dei treni veloci in Cina fino al 2020, quando il ministero dei Trasporti ha dato il via libera ai test finali per i treni Maglev superveloci che dovrebbero raggiungere i 600 km all’ora.
Secondo l’Accademia cinese di Ingegneria sarebbero prevsite due linee Maglev: la Shanghai-Hanzhou e la Shenzhen-Guangzhou, di 164 e 110 km rispettivamente. La prima sarà una linea all’aperto mentre la seconda sarà in gran parte in tunnel. Il costo previsto è di circa 15 miliardi di dollari per linea con il possibile completamento della prima per il 2035.
Ma il Giappone non ha nessuna intenzione di restare a guardare: il treno Maglev L0 della JR Central ha stabilito il record di velocità con 603 km/ora il 21 aprile del 2015. Inoltre è prevista per il 2027 la linea Chuo Shinkansen che connetterà la stazione di Shinagawa di Tokyo alla stazione di Nagoya, ed entro il 2037 dovrebbe entrare in funzione anche il prolungamento della linea fino ad Osaka. Permangono dubbi sull’effettivo rispetto delle scadenze per via dei costi altissimi della costruzione della linea nei tunnel sotterranei.
Perché è tanto importante arrivare primi nell’utilizzo di questa tecnologia? Perché alle spalle della Maglev ci sono enormi interessi commericali per aggiudicarsi una fetta consistente di mercato che è stato valutato in trilioni di dollari.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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