
Sarà un’Alitalia più snella, con 4.500-5.000 dipendenti e 55-60 aerei. La compagnia aerea dovrebbe mantenere il nome. Circa 5.800 gli esuberi da gestire in larga misura con i prepensionamenti
Un range tra 4500 e cinque mila dipendenti e circa 55-60 veivoli. Questo dovrebbe essere l’assetto della newco Ita su cui stanno lavorando Governo e Commissione europea.
Più che un accordo le due parti chiamate in cause starebbero raggiungendo un’intesa di massima. L’indiscrezione arriva da Il Messaggero secondo cui il brand Alitalia verrà mantenuto e Bruxelles avrebbe dato l’assenso anche allo schema del piano industriale messo a punto dall’amministratore delegato di Ita, Fabio Lazzerini.
Domani il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti volerà a Bruxelles per incontrare la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager e anche se il dossier non è sul tavolo, almeno a livello ufficiale, è evidente che non si potrà non affrontare il tema. Un nodo senz’altro da sciogliere è scegliere il partner commerciale di Ita: in lizza Delta Airlines e Lufthansa.
Appare inverosimile ad oggi che Ita possa decollare subito, molto probabilmente il debutto avverrà dopo l’estate. Non c’è fretta: Alitalia ha appena ricevuto 100 milioni dal governo con il Decreto Sostegni.
Molti gli esuberi, circa 5.800, da gestire in larga misura con i prepensionamenti. Molto dipenderà dal futuro delle attività di manutenzione e di handling: l’intesa su cui si sta trattando con Bruxelles prevede che la prima sia venduta ad AtiTech, mentre per l’handling si andrà a una gara.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/TELENEWS
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