
Sono cambiate esenzioni e agevolazioni
Il prossimo 16 giugno scade la prima rata dell’Imu 2021. Rispetto al 2020 sono state apportate diverse modifiche, che riguardano esenzioni e agevolazioni.
Nello specifico, la legge di Bilancio e il decreto Sostegni hanno ampliato i casi e le categorie che sono esonerati dal pagamento della prima parte dell’imposta. Tra gli esoneri troviamo: stabilimenti balneari e termali, alberghi, pensione e in generale strutture ricettive del settore turistico (agriturismi, ostelli, b&b, affittacamere, appartamenti vacanze, campeggi, villaggi turistici), strutture espositive per fiere e manifestazioni, sale da ballo, discoteche e night club. Esentati anche tutti gli immobili che vengono identificati come abitazione principale, a meno che non facciamo parte delle categorie di lusso, A/1, A/8 e A/9.
Altre categorie godono invece di alcune agevolazioni: gli immobili inagibili o inabitati e gli immobili di interesse storico e artistico. Per quanto riguarda i primi, è prevista una riduzione del 50% del tributo per il periodo in cui non è stato possibile godere del fabbricato. Per i secondi la riduzione è sempre del 50% ma perpetua. Inoltre a partire da quest’anno è prevista una riduzione del 50% anche per i proprietari o usufruttuari di immobili in Italia, ma solo per un’unità, residenti all’estero e titolari di pensione estera maturata in regime di convenzione internazionale.
Il saldo è fissato al 16 dicembre 2021, senza nessuna variazione. E per quanto riguarda il calcolo, la base imponibile su cui si applicano le aliquote decise dai Comuni è sempre la rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per i coefficienti previsti da ciascuna tipologia immobiliare.
Per pagare gli importi dell’Imu si può scegliere fra tre tipologie di pagamento: bollettino postale compatibile con F24, modello F24 e piattaforma PagoPA.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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