
Scendono le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione: ora sono in calo a 406.000, nuovo minimo da inizio pandemia Covid-19
Diverse notizie arrivano dagli Usa. Il Pil è salito nel primo trimestre del 6,4%, poco al di sotto della crescita del 6,5% attesa dal consensus. E’ quanto emerge dalla seconda revisione del dato, in deciso miglioramento rispetto all’espansione del 4,3% del quarto trimestre. Segno evidente che ormai l’economia americana ha recuperato totalmente.
Bene i consumi personali, balzati dell’11,3% rispetto al +11% stimato. L’inflazione, misurata da indice core PCE, sale più delle attese: segna +2,5%, più del +2,3% atteso. Guardando ad altre componenti gli investimenti aziendali sono volati del 10,8%, rispetto al +9,9% della lettura preliminare. Le esportazioni sono scese del 2,9%, più del calo pari a -1,1% inizialmente riportato; le importazioni sono balzate del 6,7%, oltre il +5,7% del dato preliminare; gli investimenti nel mercato immobiliare sono cresciuti del 12,7%, oltre il +10,8% riportato all’inizio.
Buone notizie arrivano anche dal fronte lavoro. Nella settimana terminata il 22 maggio scorso il numero dei lavoratori americani che hanno fatto richiesta per la prima volta per ottenere i sussidi di disoccupazione è sceso a 406.000 dalle 444.000 unità della settimana precedente, al nuovo minimo dall’inizio della pandemia Covid-19. Il dato è stato migliore delle attese, visto che gli economisti avevano previsto un calo limitato a 425.000 unità. E’ sceso anche il numero dei lavoratori americani che continuano a percepire i sussidi di disoccupazione. Ora è pari a 3.642.000, lievemente meglio dei 3.680.000 attesi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ASKANEWS
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