L’inflazione accelera per il quinto mese consecutivo, raggiungendo livelli che non si vedevano da novembre 2018
Accelera l’inflazione in Italia. A maggio l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato una variazione nulla su base mensile e un aumento su base annua dell’1,3%, dal +1,1% del mese precedente. Lo rivela l’Istat secondo cui è il quinto mese consecutivo che l’inflazione accelera, raggiungendo livelli che non si vedevano da novembre 2018 (quando fu pari a +1,6%).
«L’accelerazione tendenziale dell’inflazione – spiega l’istituto – si deve essenzialmente ai prezzi dei beni energetici, la cui crescita passa da +9,8% di aprile a +13,8% a causa dei prezzi della componente non regolamentata (che accelerano da +6,6% a +12,6%) mentre quelli della componente regolamentata continuano a registrare un forte incremento ma stabile (+16,8% come ad aprile). Tale dinamica è compensata in misura limitata dall’inversione di tendenza dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +0,7% a -0,1%)».
La variazione congiunturale nulla dell’indice generale è dovuta a dinamiche opposte: da una parte, la crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,1%) e degli Alimentari non lavorati (+0,9%), dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,3% e quella al netto dei soli beni energetici decelera e si porta a +0,2% (da +0,3% di aprile). L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,2% per l’indice generale e a +0,6% per la componente di fondo.
di: Maria Lucia PANUCCI
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