
Il torneo di Roma è la fonte principale tra gli introiti della FIT
Gli Internazionali d’Italia sono uno dei tornei più importanti e prestigiosi del mondo del Tennis, sia nel circuito maschile che femminile. Si svolgono tradizionalmente a Roma in primavera, e rappresentano la fonte principale tra gli introiti della FIT, insieme ai contributi che derivano dal CONI e alle tasse federali per associati, tesserati, tecnici e circoli.
Proprio per questi motivi nel 2020 la pandemia da Coronavirus ha stravolto tutti gli equilibri costringendo il tennis a ripensarsi. Nel 2019, gli Internazionali d’Italia hanno registrato numeri record: i proventi della biglietteria hanno superato i 13 milioni di euro, 223.455 spettatori paganti; dalle sponsorizzazioni sono arrivati quasi 15 milioni di euro; e i ricavi della vendita dei diritti tv sono stati 8 milioni e mezzo. Con il Covid, nel 2020, c’è stato un crollo del fatturato complessivo del 57%, dovuto soprattutto a una decontrazione dei ricavi e all’assenza di pubblico, con una perdita di poco più di 30 milioni di euro.
L’edizione 2021 è stata un banco di prova per il torneo, grazie a una parziale riapertura del Foro Italico al pubblico: coloro che sono stati esclusi potranno chiedere il rimborso o riconvertire il biglietto per l’edizione 2022 o per uno dei grandi eventi in calendario.
E intanto FIT guarda al futuro e sogna un torneo mini-slam, un evento di due settimane, 12 giorni di tabellone principale, tre destinati alle qualificazioni e 96 giocatori.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI
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