L’obiettivo è ottenere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da più di tre anni. Previsti presidi in varie città, tra cui Roma
Si ferma il trasporto pubblico nazionale. Domani è previsto uno sciopero di 24 ore di autobus, tram e metropolitane per ottenere il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto da più di tre anni. «Rinnovare subito il contratto di lavoro di autoferrotranvieri e internavigatori – spiegano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl Fna – significa anche avviare quanto prima una riforma dell’intero settore ed avere una rete di trasporto pubblico più efficiente, capillare ed affidabile. Per questo chiediamo la solidarietà e la comprensione degli utenti a cui creeremo dei disagi».
Sempre domani, a sostegno dello sciopero, sono previsti presidi in varie città, tra cui Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, per portare all’attenzione del Governo “le responsabilità di Anav, Asstra e Agens, le associazioni delle aziende, e delle circa 900 aziende interessate che sono responsabili di non voler riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori del settore il diritto al rinnovo del contratto e al miglioramento delle condizioni lavorative, normative e salariali, nonostante, con i diversi provvedimenti legislativi siano stati stanziati in favore delle aziende circa 2,8 miliardi di euro, a copertura dei mancati ricavi derivanti dalla vendita dei titoli di viaggio“, come si legge nella nota.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI
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