
Preoccupa il debito elevato. Da monitorare anche le banche
L’economia italiana rimbalzerà quest’anno del 4,3% e del 4% nel 2022. Il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo le stime per la crescita dell’economia italiana, visto che lo scorso aprile indicava rispettivamente un +4,2% ed un +3,6%.
Nonostante queste stime al rialzo “permane una grande incertezza“. «Sarà necessario un supporto politico continuo fino a quando la ripresa non prenderà piede – si legge nel rapporto. – L’attuazione rapida ed efficace delle riforme strutturali sarà inoltre fondamentale per sostenere gli investimenti nell’ambito del piano nazionale di ripresa e resilienza per stimolare la crescita potenziale e promuovere un’economia verde, digitale e più inclusiva».
L’FMI vede in peggioramento, invece, il disavanzo a causa della crisi Covid e delle misure intraprese per affrontarla. Il deficit passa per il 2021 all’11,8% dopo il 9,5% del 2020, per poi ridursi al 6% il prossimo anno. Quanto al rapporto debito/PIL è atteso per quest’anno al 159,9% del PIL per poi scendere leggermente al 157,9% il prossimo anno. In rialzo le stime sull’inflazione allo 0,8% nel 2021 e all’1% nel 2022.
Sono da monitorare le banche italiane, perché sebbene siano stati compiuti notevoli progressi nella riduzione dei npl, i rapporti sui crediti deteriorati sono rimasti al di sopra della media dell’area dell’euro. Inoltre, secondo il Fondo, l’esposizione delle banche italiane al debito sovrano nazionale rimane elevata.
di: Maria Lucia PANUCCI
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