
Sarà calcolato in base all’Isee per un importo medio di 100 euro al mese
A luglio verrà introdotto ufficialmente l’assegno unico per i lavoratori autonomi e i disoccupati, una misura per sostenere le famiglie che sarà estesa a tutti i lavoratori a partire da gennaio 2022. La “doppia” partenza è stata stabilita perché ci sono ancora diversi nodi da sciogliere, per esempio come avverrà l’erogazione in base all’Isee. Nel frattempo l’assegno-ponte verrà erogato da luglio a dicembre 2021 per un valore di circa 100 euro al mese che potrà arrivare al massimo a 250 euro mensili.
A chi spetterà l’assegno unico? Ai genitori per ogni figlio a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento dei 21 anni. Sono previsti diversi aumenti: sia per i figli disabili sia dal secondo figlio in poi, tra il 30 e il 50% nel primo caso e del 20% nel secondo. Si potrà scegliere se riceverlo come assegno oppure come credito d’imposta.
Da gennaio 2022, ovvero dall’entrata in vigore effettiva della misura, la platea di beneficiari includerà i cittadini italiani, coloro che hanno un regolare permesso di soggiorno oppure che risiedono in Italia da almeno due anni. Un altro requisito è lavorativo: per ottenere il bonus bisognerà esser assunti a tempo determinato o indeterminato, essere titolari di partita Iva oppure lavoratori autonomi. Sono ammessi anche i disoccupati oppure coloro che sono in cerca di lavoro.
Una specifica per i figli maggiorenni: a partire dal 18esimo anno di età, sarà possibile per i ragazzi ricevere direttamente l’assegno, sia se sono disoccupati ma in cerca attiva di lavoro sia se sono studenti o svolgono un percorso formativo volto alla professionalità.
Nel frattempo, il Governo ha messo a disposizione vari bonus per agevolare le famiglie colpite dalla pandemia, dal bebé al mamma domani, oltre naturalmente alle detrazioni fiscali per i figli a carico. Rimangono disponibili infatti gli Anf, assegno per il nucleo familiare, per lavoratori dipendenti del settore privato; lavoratori dipendenti agricoli; lavoratori domestici e somministrati; lavoratori iscritti alla Gestione Separata; lavoratori dipendenti di ditte cessate e fallite; titolari di pensione a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, dei fondi speciali ed ex Enpals; titolari di prestazioni previdenziali; lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.
È previsto anche il premio nascita Inps, un bonus da 800 euro che può essere richiesto dalle future mamme a partire dal settimo mese di gravidanza e fino al compimento di un anno del bambino, che spetta anche ai genitori adottivi o affidatari.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: