La start-up porta avanti diversi progetti per facilitare a chiunque l’accesso alla tecnologia blockchain: tra questi la piattaforma Stark Data Chain per le aziende
Il mondo della piccola e media impresa oggi ha un nuovo alleato tecnologico. Si chiama Adamantic ed è attivo nei campi dell’Iot e della blockchain. Ce ne parlano i fondatori Domenico Barra e Piepaolo Foderà.
Adamantic è una start-up innovativa nata nel 2017 per volontà dei due soci che, dopo una ventennale esperienza nel campo dello sviluppo di software per aziende, decidono di implementare l’applicazione della blockchain, tecnologia emergente e tutt’oggi focus dell’iniziativa. Il primo passo è stato declinare la loro progettualità nel campo dell’Internet of Thing (IoT), con la sensoristica e la connessione ad asset fisici. Da lì si sono poi evoluti cercando di applicare la blockchain alle soluzioni IoT e oggi contano all’attivo diversi progetti legati a queste tecnologie che tentano di rispondere alle esigenze del mercato. Adamantic, inoltre, è tra i soci fondatori di Italia4Blockchain, una delle associazioni italiane più influente nel contesto tecnologico.
Il primo obiettivo di Adamantic è stato quello di avvicinare una tecnologia complessa come quella della blockchain alle piccole e medie imprese per le quali spesso questo contesto risulta ostico. In tal senso è stato studiato un servizio che potesse permettere la sperimentazione e lo sfruttamento dei vantaggi: Stark Data Chain consente, in pochi giorni e utilizzando strumenti tradizionali, di essere subito operativi sui primi casi d’uso, come ad esempio la certificazione del dato, abilitando in modo veloce i vantaggi portati dalla blockchain senza essere invasivo nei confronti dei sistemi con cui interagisce. Il prodotto Stark si rivolge a qualsiasi entry level che può collegarsi in autonomia ad una blockchain; su questa e sulle altre piattaforme progettate da Adamantic, poi, è possibile declinare ulteriori esigenze specifiche.
Tra i progetti più interessanti portati avanti dalla start-up c’è quello condotto con Gse, il Gestore Energia Nazionale. In particolare hanno sperimentato, senza produttività, una gestione su blockchain delle premialità connesse all’apporto energetico, quindi negli ambiti del risparmio energetico e dell’utilizzo di energia green, come il fotovoltaico. Tramite questa sperimentazione hanno cercato di rendere trasparenti i processi di assegnazione dei premi, anche sfruttando un marketplace – uno strumento tradizionale, dunque – ma rinnovandolo. A questo marketplace hanno applicato un conio che potesse dare le premialità in forma di voucher sempre ricondotti al portafogli del singolo utente. Oltre al marketplace, dunque è stato messo in campo un circuito di pagamento che potesse essere applicato alle realtà produttive, sfruttando la blockchain anche nella gestione dei pagamenti locali.
E ancora, Adamantic ha all’attivo un progetto nel mondo dell’arte in collaborazione con il Mibac. In particolare il progetto consiste nella musealizzazione dei cantieri di restauro, la creazione di un ecosistema digitalizzato su piattaforme dove tutti coloro che partecipano ai lavori, ma anche gli studenti e i docenti, possono usufruire dei contenuti e aggiungerne di nuovi. La start-up, inoltre, è attiva nei campi dell’automotive, della share economy e della mobilità mista in generale.
Come ci raccontano i fondatori, la tecnologia blockchain sta vivendo e vivrà ancora a lungo un periodo d’oro: con la sua proattività, infatti, può essere estesa a tutti quei contesti e in tutti quegli scenari in cui c’è la necessità di trasparenza, fiducia e certificazione. Dal canto loro, Adamantic punta ad abbattere le barriere all’ingresso di questa tecnologia, aiutando dunque le aziende ad accedervi facilmente. Per farlo si impegna molto anche nella formazione tramite l’organizzazione di workshop ed eventi presso le aziende e non e rivolti a tutti coloro che vogliano approfondire il tema. Una buona occasione per chiunque voglia entrare in questo mondo è il prossimo workshop gratuito, a cui si si può iscrivere sul loro sito web.
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