L’anticipo pensionistico è rivolto ai lavoratori over 63 con 30 anni di anzianità
L’Ape sociale 2021 è l’anticipo pensionistico rivolto ad alcune categorie di lavoratori in difficoltà che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e abbiano 30 anni di anzianità contributiva. Per ottenerlo si può fare richiesta fino al prossimo 15 luglio: per i ritardatari è prevista un’ulteriore scadenza al 30 novembre, ma in questo caso l’Inps prenderà in considerazione le domande solo se i fondi stanziati, che ammontano a 411,1 milioni di euro, non saranno esauriti.
La domanda può essere presentata da coloro che hanno raggiunto i requisiti nel 2021 oppure da chi li ha raggiunti negli anni precedenti ma non ha ancora avanzato richiesta all’Inps.
Possono beneficiare di questa misura i lavoratori iscritti nei registri dell’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, quelli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi oppure alla Gestione Separata. Questi devono essere disoccupati a seguito di licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Inoltre, l’indennità è ammessa anche per chi aveva un contratto a tempo determinato scaduto ma solo se nei 36 mesi precedenti la data di fine rapporto abbia lavorato per almeno 18 mesi come dipendente e abbia maturato un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.
Ulteriori casistiche: chi assiste da almeno 6 mesi un coniuge o un parente di primo grado con gravi handicap, chi ha una riduzione della capacità lavorativa di almeno il 74%, chi ha svolto negli ultimi 10 anni attività considerate gravose. Inoltre, per le donne con figli i requisiti contributivi sono ridotti di 12 mesi per figlio, fino a un massimo di due anni.
L’importo mensile previsto dall’Ape sociale arriva fino a un massimo di 1.500 euro lordi ed è corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia oppure per la pensione anticipata. Decorre dal primo giorno del mese successivo alla richiesta di accesso e viene corrisposta per 12 mensilità in un anno. Ha termine con il conseguimento della pensione di vecchiaia o di quella anticipata.
L’importo si calcola a partire dalla rata mensile di pensione che viene calcolata alla data di accesso alla prestazione: per accedere bisogna aver maturato una pensione di vecchiaia di importo non inferiore a 1,4 volte l’importo della pensione minima Inps, che ammonta a 718,20 euro circa.
Il beneficio termina in caso di decesso del titolare e non è reversibile.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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