![Italy players celebrate after Mali's Ibrahima Kone scores an own goal past his goalkeeper during the quarter final match between Italy and Mali at the U20 World Cup soccer in Tychy, Poland, Friday, June 7, 2019. (ANSA/AP Photo/Sergei Grits) [CopyrightNotice: Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved.]](https://business24tv.it/wp-content/uploads/2021/05/1be4e57023c50fa2b82bcb0cddead07a.jpg)
La proposta è partita dall’Arabia Saudita e rischia di dividere il mondo del calcio
Il mondo del calcio è in subbuglio. Dopo il terremoto Superlega, durante il 71esimo congresso FIFA è emersa una proposta particolarmente importante avanzata dalla federazione calcistica dell’Arabia Saudita, che ha chiesto di condurre uno studio per valutare l’impatto di giocare la Coppa del Mondo, maschile e femminile, ogni due anni invece di quattro.
Il problema è evidente: un cambio di calendario di questo tipo toglierebbe spazio alle competizioni continentali e a farne le spese maggiori potrebbe essere la Uefa con gli Europei.
Tuttavia, la proposta è stata presa in considerazione, perché la Fifa genera la stragrande maggioranza dei propri utili proprio dai Mondiali: la prospettiva di raddoppiare gli introiti dimezzando l’intervallo di tempo tra l’uno e l’altro è allettante.
Gli interessi di Fifa e Uefa dunque si scontrano, i calendari attualmente sono incompatibili. Ma non solo: anche altre federazioni continentali potrebbero opporsi a questa aspettativa, dalla CAF africana alla Conmebol Sudamericana. Senza contare che la Fifa dovrebbe affrontare anche i calciatori e i club. Con un Mondiale ogni due anni i calciatori avrebbero una sola estate libera ogni quattro anni, e i club finirebbero per non avere tempo a disposizione per i ritiri estivi e la preparazione di rito per la stagione successiva, oltre a ritrovarsi giocatori stanchi per i continui impegni estivi.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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