
Secondo Quartz ci sono due teorie opposte sulla concorrenza social
Il sito americano Quartz ha svolto uno studio sul mercato dei social media approfondendone le dinamiche per capire i possibili risvolti futuri, e ha illustrato due diverse teorie, del tutto opposte, sulla concorrenza tra le piattaforme. La prima sostiene che i social sono frutto di mode passeggere e che visto che i ragazzi non vogliono essere sugli stessi social dei genitori sono destinate a nascere nuove opzioni più cool che soppianteranno le precedenti; la seconda invece sostiene che i social sono appiccicosi: tutti vogliono andare dove sono già amici e influencer, perciò i grandi avranno sempre vantaggio sui rivali emergenti.
Se in un primo periodo è sembrato che la seconda teoria fosse quella vincente, negli ultimi tempi con l’avvento di TikTok e Clubhouse sembrerebbe aver preso piede la prima. Perché questo cambio di direzione? Secondo Quartz ci sono diverse motivazioni: intanto i regolatori hanno spaventato Facebook con l’applicazione dell’antitrust perciò il gigante dei social ha smesso di acquistare concorrenti potenziale dandogli il tempo di svilupparsi da soli. Secondariamente bisogna considerare il fatto che ci sono nuovi format per i contenuti e nessuna piattaforma può fare tutto bene: TikTok e Clubhouse sono andati a occupare un posto di nicchia, con i video brevi il primo e con l’audio dal vivo i secondi. E poi ovviamente c’è il nodo pandemia: le persone sono rimaste isolate a lungo e hanno cercato nuovi modi per connettersi.
Secondo Quartz le piattaforme da tenere d’occhio per individuare il prossimo big sono Discord, il social di chat audio che sta puntando alla quotazione in Borsa, Houseparty, applicazione di videochat per saltare in chiamate con qualsiasi amico online, Yubo, un social francese rivolto agli adolescenti che combina elementi da app di incontri come Tinder a flussi live di vita quotidiana come Twitch, Poparazzi, app di condivisione di foto che permette agli utenti di aggiungere proprie foto al profilo di altri amici, e infine Honk, app di live texting in cui i messaggi non vengono salvati e gli amici li leggono in tempo reale mentre sono scritti.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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