
Il tasso è invariato rispetto alla stima del mese scorso
La domanda mondiale di petrolio è diminuita di 9,3 milioni di barili al giorno nel 2020, in leggero miglioramento di 0,1 MB/giorno rispetto alla stima del mese scorso. E per quest’anno il dato dovrebbe aumentare di 6 milioni di barili al giorno, ad un tasso invariato rispetto alla stima del mese scorso. E’ questo in sintesi il quadro fatto dall’OPEC, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, nel suo report mensile in cui analizza i trend di mercato.
La domanda dell’OCSE è rivista leggermente al ribasso su base annua, soprattutto per i dati inferiori alle attese provenienti dalle Americhe e dai Paesi europei dell’OCSE nel primo trimestre 2021. Tuttavia, i dati iniziali di aprile in entrambe le Regioni, così come gli sviluppi positivi sulla mobilità dati dall’allentamento delle misure di restrizione e l’apertura delle frontiere, hanno incoraggiato una revisione al rialzo dei dati del secondo trimestre. Ciò ha compensato la maggior parte della revisione al ribasso dei primi tre mesi dell’anno. Nei paesi non OCSE la domanda di petrolio è stata rivista leggermente al rialzo, principalmente a causa dei dati positivi del secondo trimestre dal Medio Oriente.
«Gli sforzi dell’alleanza OPEC+ hanno sostanzialmente aperto la strada a un riequilibrio del mercato. Questa previsione, insieme a un continuo e vigile monitoraggio congiunto degli sviluppi, continua a sostenere il mercato petrolifero, di pari passo con la prevista ripresa nei vari settori economici», si legge nel rapporto. Secondo l’analisi i 13 membri dell’OPEC saranno in grado di pompare 28,66 milioni di barili al giorno nel terzo trimestre e 29,39 milioni di barili al giorno nel quarto trimestre, senza creare un surplus di offerta.
Ora, la prossima riunione dell’OPEC+ è prevista il primo luglio: verranno valutate le condizioni di mercato e rivisti i piani per aumentare la produzione.
di: Maria Lucia PANUCCI
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