
Per diventare definitiva la sanzione dovrà essere approvata dagli altri 26 Paesi membri. Alcuni hanno chiesto che sia più alta
Amazon finisce ancora una volta nel mirino delle Autorità di controllo. Questa volta rischia una multa salata di 425 milioni di dollari per violazione della privacy. A deciderla è stata l’autorità garante della privacy del Lussemburgo che, secondo quanto anticipato dal Wall Street Journal, avrebbe accertato alcune violazioni nelle modalità di raccolta e utilizzo delle informazioni personali da parte del colosso e-commerce.
Lussemburgo, sede delle attività europee di Amazon, ha sottoposto la sanzione all’approvazione degli altri 26 Paesi membri e secondo indiscrezioni alcuni hanno chiesto che sia più alta. D’altronde la maxi-sanzione corrisponde a circa il 2% dei 21,3 miliardi di utili registrati nel 2020 dalla società.
Finora, dall’approvazione del regolamento generale per la protezione dei dati (Gdpr) nel 2018 l’Unione Europea ha comminato poche multe e di entità più modesta. La più grave di 50 milioni ha colpito Google per volontà dell’autorità francese ma nel mirino dell’Irlanda ci sono adesso anche Apple e Facebook su cui pendono diversi inchieste per privacy.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/TANNEN MAURY
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