
Nel primo trimestre 2021 ha comunicato ricavi per 6,4 miliardi. Ha 15 milioni di autisti ed è attiva in 15 Paesi. La sua ipo potrebbe valere tra i 70 miliardi e i 100 miliardi di dollari
L’uber cinese Didi Chuxing prepara lo sbarco alla Borsa di New York. La società ha già fatto domanda alla Sec per essere ammessa a Wall Street con il nome di Xiaoju Kuaizhi.
Se andasse in porto potrebbe diventare una delle più grandi ipo nel comparto tecnologico per il 2021. Secondo il Wall street journal Didi Chuxing potrebbe valere fino a 70 miliardi di dollari. Bloomberg, invece, fa una stima che arriva a 100 miliardi. L’applicazione domina il mercato cinese delle vetture con autista da quando nel 2016 ha spodestato il rivale americano Uber dopo una agguerrita battaglia sui prezzi. Uber alla fine ha accettato di fondere le sue attività in Cina con quelle di Didi e attualmente è azionista della società con il 12,8% del capitale. Primo azionista dell’applicazione cinese è, invece, la società giapponese Softbank con il 21,5% del capitale.
Didi Chuxing è stata fondata nel 2012 da Cheng Wei, ex manager di Alibaba ed è attiva in 15 Paesi. Vanta ufficialmente 493 milioni di utilizzatori attivi all’anno e 15 milioni di autisti. Nel 2020 ha registrato un fatturato di 21,6 miliardi di dollari e nel primo trimestre 2021 ha comunicato ricavi per 6,4 miliardi.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: REUTERS/Florence Lo
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