Salgono a sorprese le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Usa ma il mercato del lavoro in generale sta migliorando
Wall Street parte cauta dopo il responso della Fed (leggi qui). Nei primi minuti di contrattazione il Dow Jones sale di appena +0,08% a 34.059 punti circa; il Nasdaq avanza dello 0,17% a 14.063 circa. Lo S&P 500 guadagna lo 0,17% a a 4.231 punti.
L’attenzione è rivolta, nel post Fed, ai tassi sui Treasuries Usa: ieri le parole di Powell hanno portato i rendimenti decennali a balzare fino all’1,575%. Oggi i rendimenti decennali ritracciano all’1,553%.
E’ il dollaro che sembra scontare più di tutti la prospettiva di un rialzo dei tassi Usa da parte della Fed prima del previsto: il Dollar Index è salito fino al massimo in otto settimane di 91,445 nelle contrattazioni dei mercati dell’Asia-Pacifico.
Focus sull’euro, che accelera al ribasso, perdendo mezzo punto percentuale circa, -0,47%, a $1,1939; il dollaro si è rafforzato anche sullo yen a JPY 110,825, al record dallo scorso 1° aprile, per poi ridurre i guadagni. Al momento fa dietrofront, cedendo -0,24% a JPY 110,44.
La valuta americana si rafforza anche nei confronti della sterlina, con il cambio GBP-USD che scende sotto la soglia di $1,40 per la prima volta in più di cinque settimane, in perdita dello 0,39% a $1,3933.
La sterlina sale invece nei confronti dell’euro (EUR-GBP -0,08% a 0,8569), che cede a sua volta nei confronti dello yen lo 0,70% a JPY 131,86. Sul franco svizzero, la moneta unica sale invece dello 0,20% a CHF 1,0920.
Oggi dal fronte macroeconomico è stato diffuso il rapporto Usa sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione che a sorpresa sono salite, attestandosi al record in un mese, anche se scende la media mensile, segno evidente che il mercato del lavoro Usa sta migliorando (ne abbiamo parlato qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/JUSTIN LANE
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