
Mista l’Asia dopo la Bank of Japan mentre i future di Wall Street sono positivi. Giornata scarna dal lato macro
Avvio cauto per le Borse europee nell’ultima giornata di sessione, sulla scia della seduta quasi tutta in rosso ieri sera a Wall Street (S&P -0,04%, Nasdaq +0,87% e Dow Jones -0,62%). Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 segna un -0,04%. A Francoforte il Dax è piatto con un -0,03%, così come il Cac40 di Parigi con un +0,03% e il Ftse100 di Londra con un -0,02%.
Calma piatta per Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che segna poco dopo l’avvio un +0,05% in area 25.726 punti. Tra i titoli del paniere principale, si mette in evidenza Prysmian che balza in testa con un +2,4% a un passo dalla soglia dei 30 euro, in scia all’annuncio di questa mattina di una commessa del valore totale di 140 milioni di euro assegnata dalla utility turca Teias. Prysmian dovrà progettare, fornire, installare e collaudare due collegamenti in cavo sottomarino ad alta tensione per la trasmissione di energia. Il primo collegherà l’Europa e l’Asia, mentre il secondo attraverserà il Golfo di Izmit in Asia. Cercano di reagire le utility dopo la debolezza di ieri, con A2A, Hera e Snam che salgono rispettivamente dell’1,6%, dell’1,1% e dello 0,7%. Prosegue invece i rialzi Stellantis con un +0,5%. Sul fronte opposto, tra i peggiori ribassi, Unicredit che cede l’1,4%, seguita da Bper con un -0,9%. Male anche Pirelli con un -1%.
Sono misti anche i mercati asiatici con il Nikkei che chiude +0,02%, Shanghai -0,46% e Hong Kong +0,56% dopo il responso della Bank of Japan che ha confermato il target dei tassi a -0,1% ma ha esteso di 6 mesi il bazooka anti-Covid (guarda qui). I future Usa sono tutti in rialzo al momento (Dow Jones +0,07%, S&P 500 +0,11% e Nasdaq +0,31%).
Tra le commodities le quotazioni del greggio sono in ribasso stamani. Il Wti segna un calo dello 0,64%, restando comunque sopra il livello dei 70 dollari al barile (70,58), sempre ai massimi da ottobre 2018, e il Brent fa -0,73% a 72,55 dollari al barile, anche esso al top da due anni. E’ in leggero rialzo invece l’oro che fa +0,45%, ma comunque si mantiene sotto i 1,783 dollari l’oncia, con un movimento al ribasso repentino nelle ultime sedute che lo ha portato da inizio giugno a cedere oltre 120 dollari, mentre da inizio d’anno è in calo del 6,74%.
Nel valutario il biglietto verde continua a rafforzarsi rispetto all’euro e alla sterlina dopo la riunione della Fed di giovedì per via dei timori di un aumento dei tassi: l’euro/dollaro è sceso al momento a 1,19 (-0,059%), il dollaro/yen è a 110,18, -0,018%, e il cross tra sterlina e dollaro quota 1,39, -0,137%. Il bitcoin sale dello 0,59% a 37.984 dollari.
La seduta è tranquilla sul fronte macro. Si segnala la riunione dell’Ecofin, che discuterà del dispositivo per la ripresa e la resilienza e verranno adottate le raccomandazioni sui programmi di stabilità e convergenza degli Stati membri.
di: Maria Lucia PANUCCI
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