Gli scenari dell’EIEE e del FMI
Secondo uno studio condotto da RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment e dal Fondo Monetario Internazionale, l’impatto economico del Covid potrebbe continuare ad essere avvertito nei prossimi anni. Ciò significa che l’economia potrebbe riprendersi più lentamente di quanto auspicato e la povertà potrebbe continuare ad aumentare.
Lo studio si basa sull’analisi delle cinque grandi epidemie avvenute nel corso dell’ultimo secolo: Sars, Ebola, Zika, H1N1 e MERS. I ricercatori hanno eseguito delle stime da cui emerge che gli eventi pandemici del passato hanno influenzato le economie e le società colpite con riduzioni significative e persistenti del Pil, aumento della disoccupazione, disuguaglianza dei redditi e del rapporto debito/PIL. «Le pandemie del passato hanno avuto un impatto significativo e persistente sull’economia, la società e l’ambiente – ha spiegato Johannes Emmerling, ricercatore a capo dell’unità Low Carbon Pathways di EIEE e primo autore dello studio – in termini di domanda di energia e di emissioni di gas serra, l’effetto è stato principalmente ciclico e non ha portato a miglioramenti sistematici dell’efficienza».
Secondo lo studio, infatti, la riduzione delle emissioni di gas serra potrebbe essere solo un fenomeno temporaneo, perchè se la domanda di energia e le emissioni di CO2 calano durante un evento pandemico è soprattutto a causa del persistente declino dell’attività economica piuttosto che grazie a cambiamenti strutturali nel settore energetico. Senza un impegno e un focus ambientale chiaro, dunque, la riduzione delle emissioni sarà per lo più transitoria. È fondamentale affrontare gli impatti economici e sociali della pandemia ma garantendo una riduzione dell’intensità energetica e delle emissioni nel medio e lungo termine.
E per quanto riguarda il settore el lavoro, la combinazione dell’impatto su crescita economica e disuguaglianze ha portato a un aumento della povertà di 75 milioni di persone nel 2020, stime che secondo gli esperti sono riviste al ribasso.
Occorrerà allora che i Paesi si allineino per adattare una politica fiscale e altre macro politiche a una crescita che possa essere equa e sostenibile.
di: Micaela FERRARO
FOTO: AGI
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