
Tra le novità potrebbe esserci lo stop al sistema di saldo e pagamenti rateali mensili
Il Governo è al lavoro su diverse riforme, da quella fiscale a quella per le Partite Iva. L’ipotesi sul banco è di eliminare il sistema di saldo e acconto due volte l’anno e sostituirlo con pagamenti a rate mese per mese.
L’opzione è stata proposta dalla Lega, con appoggio di Italia Viva e M5S, ma non è stata l’unica. Si parla anche di un’uscita graduale dalla flat tax al 15% per le partite Iva con fatturato oltre i 65 mila euro, per permetterne la crescita senza eccessive penalizzazioni. Quest’ultima proposta è voluta dalla viceministra dell’Economia Laura Castelli: «gli autonomi che sono in regime forfettario sono costretti da una soglia dalla quale una volta usciti pagano una percentuale troppo forte. Bisogna pensare ad un’uscita graduale perché altrimenti rimani costretto in quella soglia che non ti permette di essere più grande», ha spiegato.
Per ovviare al problema si potrebbe innalzare il tetto della platea a 100 mila euro di ricavi con un forfait del 20%, ma prima ancora potrebbe entrare in vigore la novità sugli acconti, con il pagamento della prima tranche tra giugno e dicembre e la seconda tra gennaio e giugno dell’anno successivo.
Al centro del dibattito tra i politici c’è sempre anche il tema del lavoro: sui licenziamenti non si fanno passi avanti e l’ex ministra del Lavoro Catalfo ha proposto una mini proroga di due mesi del blocco con come criterio quello del calo di fatturato.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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