
Faro su alcune compagnie low cost che avvierebbero una tariffa aggiuntiva per l’assegnazione dei posti al momento dell’imbarco, a volte anche superiore al costo del biglietto aereo
Prezzi gonfiati per l’estate soprattutto per quanto riguarda i posti a sedere. Per questo l’Enac ha deciso di avviare un’attività di verifica per l’applicazione di alcune pratiche commerciali da parte delle compagnie low-cost, relative all’applicazione di una tariffa aggiuntiva per l’assegnazione dei posti al momento dell’imbarco, a volte anche superiore al costo del biglietto aereo.
E addirittura alcune compagnie chiederebbero soldi extra ai passeggeri per sedersi vicino ai propri figli minorenni oppure per stare accanto alle persone disabili e a ridotta mobilità. Una pratica che, se vera, sarebbe scorretta, visto che in Italia e in Europa i viaggiatori che hanno meno di 18 anni di solito vengono accomodati accanto ad almeno uno dei genitori senza che questo comporti un aggravio ulteriore sulla tariffa.
Il controllo da parte dell’Ente per l’aviazione civile avviene a seguito di reclami e segnalazioni da parte die passeggeri ed ha l’obiettivo di “assicurare la dignità, il diritto alla salute, alla sicurezza e alla incolumità del passeggero che la pratica tariffaria aggressiva dei vettori in questione rischia di compromettere con una offerta non adeguata ed elusiva dei diritti dei passeggeri“.
All’esito della verifica, se le denunce dei passeggeri troveranno conferma, l’Enac adotterà “i necessari provvedimenti per ristabilire le corrette pratiche commerciali nel rispetto della sicurezza aerea“.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ TELENEWS
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