
Il Recovery potrebbe aggiungere tra un +1,3% ed un +3,9% al PIL dell’Eurozona in cinque anni
Buone notizie arrivano dal fronte economico. S&P Global Ratings ha rivisto al rialzo le stime di crescita dell’Eurozona, al 4,4% quest’anno e al 4,5% nel 2022 in virtù di una più ampia implementazione degli stimoli fiscali nell’ambito del piano Next Generation EU e a una più debole contrazione del PIL nel primo trimestre. «La ripresa si sta spostando verso i servizi, dopo aver iniziato con l’industria, a mano a mano che la maggior parte delle restrizioni all’attività economica vengono rimosse e le famiglie ridimensionano il risparmio», rimarca l’agenzia di rating.
In particolare il Recovery and Resilience facility potrebbe aggiungere tra +1,3% e +3,9% al Pil dell’Eurozona nei prossimi cinque anni, a beneficio soprattutto di Paesi come Grecia, Portogallo, Italia e Spagna, riducendo così il divario economico nell’Eurozona.
S&P ora prevede che l’occupazione nell’Eurozona torni ai livelli pre-Covid entro la seconda metà del 2022. Questa indicazione è un anno e mezzo prima delle previsioni precedenti. In confronto, l’economia della zona euro ha impiegato quasi otto anni dopo la crisi finanziaria globale del 2008 per recuperare il livello di occupazione pre-crisi.
Anche per l’Italia le stime di crescita sono riviste al rialzo. Adesso l’agenzia di rating stima che il Pil italiano segni +4,9% sia quest’anno che nel 2022 per poi passare al +1,8 nel 2023 e al +0,9% nel 2024.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/JUSTIN LANE
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