
Il nuovo sistema di tassazione dovrebbe essere definito entro luglio
La riforma fiscale voluta da Mario Draghi dovrebbe posizionarsi ai nastri di partenza entro luglio, ma sulle proposte del Parlamento circa i pilastri del nuovo sistema di tassazione non c’è intesa tra i partiti. I nodi più duri da sciogliere sono le imposte sui patrimoni e sui lavoratori autonomi, mentre c’è in generale intesa sull’idea di ridurre il prelievo sui redditi medi, ovvero su chi guadagna tra 1500 e 2600 euro netti al mese.
La riforma fiscale è uno degli obiettivi del Piano italiano per la ripresa legato al Recovery Fund e l’Europa stessa ha ricordato che il sistema è inefficiente in molti punti dando il via libera ai fondi.
C’è concordanza anche sull’addio all’Irap, una delle imposte che grava sulle imprese e che verrebbe assorbita nei tributi già esistenti.
Lontano invece l’accordo per le tasse legate alla casa e agli altri patrimoni oltre al nuovo regime per i lavoratori autonomi. Per non parlare della flat tax e del regime forfettario per le partite Iva: la proposta sul tavolo è il prelievo secco e rate più diluite per i versamenti.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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