
Il 65% dei dirigenti bancari ritiene che spariranno entro il 2026
Le filiali bancarie potrebbero estinguersi entro il 2026. È quanto emerge da un report redatto da Temenos, un gruppo svizzero quotato che lavora con tremila istituti e 1,2 miliardi di clienti, che ha dimostrato come le banche più snelle e veloci abbiano un rapporto costi/ricavi del 26,8%, la metà rispetto ai migliori gruppi italiani.
La ricerca mette dunque in evidenza come la chiusura delle filiali dopo lo scoppio della pandemia, le nuove tecnologie e l’aumento della concorrenza da parte delle fintech e dei colossi della tecnologia abbiano innescato un grosso cambiamento sia nelle priorità sia nei modelli di business del settore finanziario.
Il 65% dei dirigenti bancari globali considera le nuove tecnologie, dai cloud all’intelligenza artificiale, i nuovi trend da tenere in considerazione nei prossimi quattro anni. L’81% pensa anche che sbloccare valore dall’intelligenza artificiale sarà il fattore di differenziazione tra banche vincenti e perdenti sul mercato globale. La stessa percentuale dichiara di ritenere che le banche dovranno puntare alla differenziazione dai competitor: questo è il motivo per cui molti gruppi si stanno riferendo a partner tecnologici. Quasi la metà dei dirigenti, il 47% nello specifico, prevede che le proprie attività evolvano nei prossimi due anni in ecosistemi così fatti: le banche offriranno prodotti e servizi di terze parti insieme ai propri in modo da coinvolgere maggiormente il cliente.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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