
Il settore è stato tra i più colpiti della pandemia
Secondo un’indagine condotta da Deloitte, il settore del turismo ci metterà diverso tempo per ripartire: la svolta potrebbe arrivare nel 2023 a livello nazionale, mentre per l’internazionale si parla del 2024. Quello turistico infatti è stato il comparto più colpito dalla pandemia: nel 2020 si è registrato un calo dei visitatori del 60%, circa 70 milioni in meno rispetto all’anno precedente, con una perdita complessiva di 95 miliardi di euro. I visitatori internazionali sono diminuiti del -71%, mentre quelli domestici sono calati del -46%.
Nel 2020 le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono diminuite del 79%, per 357 milioni di euro, mentre la spesa degli italiani all’estero è calata del 69,5%, ovvero 430 milioni. «Al momento si possono formulare varie ipotesi su quando avrà luogo l’effettiva ripresa del settore, con un ritorno a valori comparabili al 2019, ma è verosimile che per il mercato domestico la svolta non avverrà prima del 2023, mentre si parla del 2024 per il mercato internazionale», è quanto si legge dell’Hospitality Think Tank, un’iniziativa lanciata da Deloitte per facilitare e stimolare il dibattito su queste tematiche e approfondire le sfide del settore hospitality.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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