In Giappone l’indice cala al minimo da febbraio
Altre notizie giungono dalla Cina e dal Giappone e riguardano in particolare l’attività manifatturiera.
A giugno il PMI manifatturiero cinese stilato da Caixin e Markit è sceso a 51,3 punti, dai 52 punti precedenti, facendo peggio dei 51,8 punti attesi. Il dato è rimasto al di sopra dei 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione dell’attività economica con valori al di sotto e di espansione con valori al di sopra. L’indicatore è sceso tuttavia al minimo degli ultimi tre mesi, anche se ha riportato il quarto mese consecutivo di espansione. Bene il sottoindice dell’occupazione, ancora in rialzo, mentre le esportazioni sono state stagnanti. In rallentamento anche le pressioni sui costi.
Per quanto riguarda il Pmi manifatturiero del Giappone, stilato congiuntamente da Jibun Bank-Markit, si è attestato a 52,4 punti, in calo rispetto ai 53 punti precedenti. Anche in questo caso l’indice indica una fase di espansione ma è tuttavia sceso al minimo dal mese di febbraio.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/ADRIAN BRADSHAW
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