
Si attendono indicazioni dai Paesi produttori di greggio sul prolungamento dei tagli. Si guarda al Pmi servizi dell’Eurozona
Avvio misto per le Borse europee questa mattina con i mercati che tengono d’occhio le quotazioni del petrolio in vista della nuova riunione dell’alleanza produttrice di petrolio Opec+. I colloqui che si trascinano da giovedì scorso riprenderanno oggi in scia al mancato accordo della scorsa settimana sull’estensione della durata dei tagli alla produzione di petrolio. In particolare, gli Emirati Arabi Uniti si sono opposti alla mossa. E così nei primi minuti di contrattazione, il Ftse 100 di Londra prova a muoversi sopra la parità, mentre il Dax e il Cac40 scivolano rispettivamente dello 0,4% e dello 0,3%.
Arranca in avvio di seduta Piazza Affari. Ftse Mib cede lo 0,26% a quota 25.217 punti dopo i primi minuti di contrattazioni. Tra i maggiori titoli del listino milanese si segnala il -0,7% di Stellantis. Male anche Prysmian (-0,72%), Unicredit (-0,4%) e Ferrari (-0,52%). Sul fronte opposto sale Mediobanca (+0,67%).
Le Borse asiatiche sono in rosso per via dei dati macroeconomici deludenti provenienti dalla Cina (guarda qui).
Riprende terreno l’oro, che sale a circa 1.790 dollari l’oncia, mentre l’euro continua a perdere terreno sul biglietto verde al cross di 1,1853. Bitcoin ancora in perdita, seppur più moderata che in altre sedute (-3,60%) a poco più di 34.000 dollari. In assenza di nuovi collocamenti obbligazionari da parte del Mef, lo spread Btp-Bund riparte da 101 punti base.
Sul fronte dei dati macro, gli investitori del Vecchio Continente terranno d’occhio lunedì i dati finali di alcuni indici Pmi nell’Eurozona, così come la lettura sulla produzione industriale francese di maggio e i dati sull’inflazione turca di giugno.
di: Maria Lucia PANUCCI
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