La crescita della produzione è interamente legata all’export, cresciuto del 74% tra il 2015 e il 2020, e all’aumento dei valori medi dei farmaci esportati (+50%)
L’industria farmaceutica procede a gonfie vele in Italia, ai primi posti nell’Unione Europea, con Francia e Germania. Lo scorso anno il valore della produzione ha superato i 34 miliardi di euro: la crescita è interamente legata all’export, cresciuto del 74% tra il 2015 e il 2020, e all’aumento dei valori medi dei farmaci esportati (+50%). Questi sono alcuni dei dati presentati oggi all’Assemblea pubblica di Farmindustria a Roma secondo cui invece il mercato interno è compresso e in calo.
Le aziende farmaceutiche nostrane hanno una composizione unica in Europa: 43% a capitale italiano, 57% a capitale internazionale. «L’industria farmaceutica – ha spiegato nella sua relazione il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi – è anche leader per occupazione femminile che raggiunge quota 43% dei dipendenti rispetto al 29% del resto dell’economia. E le donne che ricoprono spesso ruoli di responsabilità”: sono infatti il 42% di dirigenti e quadri (e arrivano al 52% tra gli under 40), a dimostrazione del fatto che, nella farmaceutica, la parità di genere è da anni una realtà».
Le aziende sono tutte, grandi, piccole e medie, fortemente radicate nel territorio. Sono presenti al Nord e al Centro con poli industriali leader in Europa, ma anche al Sud. «Le aziende del farmaco – ha concluso il presidente – hanno inoltre un’elevatissima attenzione alla sostenibilità ambientale. In 10 anni, infatti, hanno ridotto in Italia il 59% i consumi energetici e del 32% le emissioni di gas climalteranti».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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