
I Paesi alzano i livelli di produzione ma solo di 400 mila barili al giorno
C’è l’accordo sul petrolio. Dopo diversi rinvii i Paesi produttori hanno concordato un ulteriore allentamento dei tagli a partire da agosto e di estendere il patto fino alla fine del 2022, come chiedevano gli Emirati Arabi.
In particolare i Paesi aumenteranno la loro produzione di 400.000 barili al giorno, a partire dal mese prossimo, facendo crescere l’offerta globale di oil, entro la fine dell’anno, del 2%. Da segnalare che l’Opec + incide sulla produzione totale di crude nel mondo per circa il 40%. L’organizzazione rilascerà così in totale 5,8 milioni di barili al giorno, entro il settembre del 2022, dei 10 milioni di tagli al giorno che aveva lanciato nella primavera del 2020 per contrastare il crollo dei prezzi scatenato dalla pandemia Covid-19.
«L’accordo Opec+ per aumentare moderatamente la produzione di petrolio dovrebbe ancora mantenere il mercato in deficit nei prossimi mesi – ha affermato Goldman Sachs. – Visto che la produzione di petrolio è stata aumentata di 400.000 barili al giorno per ogni mese fino alla fine del 2022, ciò implica ancora una produzione nel primo semestre 2022 di 650.000 barili al giorno al di sotto delle aspettative precedenti. Di conseguenza consideriamo l’accordo di domenica a sostegno della nostra visione costruttiva sul prezzo del petrolio con l’offerta che diventa sempre più la fonte dell’impulso rialzista e la prova di possibili carenze di fornitura non Opec probabilmente nei prossimi mesi»,
di: Maria Lucia PANUCCI
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