
Gli operai protestano contro le procedure di licenziamento aperte dall’azienda in barba alle richieste di sindacati e governo di utilizzare prima le 13 settimane di cassa integrazione
Fanno sentire la loro voce gli operai della Whirlpool di Napoli che protestano a gran voce contro l’azienda che ha aperto le procedure di licenziamento in barba alle richieste di sindacati e Governo di utilizzare prima le 13 settimane di cassa integrazione previste dall’intesa sottoscritta da Cgil, Cisl, Uil e Confindustria con l’Esecutivo (guarda qui).
I lavoratori hanno occupato i binari dell’alta velocità nella stazione centrale del capoluogo campano obbligando Trenitalia a sospendere arrivi e partenze. «Dal governo tanta solidarietà ma nessuna soluzione – dicono i lavoratori del polo logistico di Via Argine – continueremo a protestare finché non verranno ritirati i licenziamenti, bisogna obbligare l’azienda almeno a restituire quanto le è stato dato in questi anni, tra cassa integrazione e agevolazioni fiscali, perché se non vogliono cambiare idea e chiudere lo stabilimento di Napoli almeno diano indietro i soldi dei contribuenti che sono stati erogati».
Oggi gli operai sono arrivati a Roma a bordo di 7 pullman. Con loro anche la candidata sindaca Alessandra Clemente e due assessori comunali. Gli operai, partiti dalla stazione metro Anagnina e scesi a Termini per raggiungere il Mise, hanno annunciato che tappezzeranno la città di etichette adesive con su scritto “boicotta Whirlpool – Napoli non molla“.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/CESARE ABBATE
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