
La domanda di viaggi rimane significativamente al di sotto dei livelli pre-COVID-19, evidenziando solo un lieve miglioramento rispetto ai mesi prima
Dopo il crollo dovuto alla pandemia il settore aereo continua a non decollare. Secondo i dati diffusi oggi dall’International Air Transport Association la domanda di viaggi rimane significativamente al di sotto dei livelli pre-COVID-19, evidenziando solo un lieve miglioramento rispetto ai mesi prima.
Confrontando infatti i dati con il 2019 la richiesta totale di viaggi aerei a giugno è diminuita del 60,1%. Si tratta di un piccolo miglioramento rispetto al calo del 62,9% registrato a maggio rispetto allo stesso periodo di due anni fa ma sono ancora dati che deludono.
A pesare è soprattutto la domanda di passeggeri internazionali che a giugno è stata dell’80,9% inferiore a giugno 2019, anche se in miglioramento rispetto al calo dell’85,4% registrato a maggio 2021 rispetto a due anni fa. «Stiamo assistendo a un movimento nella giusta direzione, in particolare in alcuni mercati nazionali chiave – ha commentato Willie Walsh, direttore generale di IATA. – Ma la situazione per i viaggi internazionali non è affatto vicina a dove dovremmo essere. Giugno dovrebbe essere l’inizio dell’alta stagione, ma le compagnie aeree trasportavano solo il 20% dei livelli del 2019. Non è una ripresa, è una crisi continua».
di: Maria Lucia PANUCCI
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