Le famiglie avranno 6 mesi in più di tempo per sostituire il vecchio televisore ed avranno a disposizione un bonus da 100 euro. La Sardegna farà da apripista
Slitta il termine per il passaggio al nuovo digitale terrestre. La rivoluzione televisiva, prevista per il 1° settembre, dovrà attendere qualche altro mese. È stata prorogata al 2022 la data per il passaggio al nuovo standard televisivo Mpeg-4 al posto dell’attuale Mpeg-2. Slitta anche l’inizio delle trasmissioni in Dvb-T2, previsto per metà 2022 e riprogrammato all’inizio del 2023. Questo vuol dire che le famiglie avranno 6 mesi in più di tempo per sostituire il televisore ed avranno tutte a disposizione un bonus da 100 euro utilizzabile a prescindere dal reddito.
Nessuno slittamento invece per quanto riguarda l’abbandono delle frequenze in banda 700, che finiranno in mano alle telecomunicazioni. La data stabilita è quella del primo luglio 2022, quando le società di tlc potranno servirsene per veicolare la tecnologia 5G.
La prima Regione a sperimentare la nuova banda sarà la Sardegna, che lascerà la vecchia frequenza a partire dalla fine dell’anno, anche per evitare interferenze con la vicina Francia. A gennaio 2022 sarà la volta di gran parte del Nord Italia, per finire a giugno 2022 con le Regioni che si affacciano sul Tirreno.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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