La più colpita è la Serie A
Il 2020 è stato un anno molto complesso per il calcio europeo, alle cui spalle c’è una vera e propria industria oggi in forte sofferenza.
È quanto emerge da un’indagine condotta da Deloitte, che dimostra come il mercato del calcio europeo ha visto diminuire i suoi ricavi complessivi di 3,7 miliardi di euro nel solo 2021, per un totale di 25,2 miliardi, il 13% in meno rispetto alla stagione 2018/2019.
Ad influenzare la situazione negativa i top 5 dei campionati europei, Italia, Inghilterra, Spagna, Francia e Germania che sono quelli che hanno subito l’impatto finanziario peggiore. Nella stagione 2019/20 le entrate si sono attestate a 15,1 miliardi di euro, l’11% in meno rispetto ai 17 miliardi fatti registrare l’anno precedente. Un vero e proprio crollo considerando che i costi salariali totali sono rimasti stabili, nonostante alcune defezioni nei momenti clou della pandemia.
Secondo il partner e capo dello Sports Business Group di Deloitte, Dan Jones, ci vorranno diversi anni prima che l’impatto reale sia evidente. «Va notato che mentre sono passati 16 mesi dalla pandemia che ha colpito l’Europa, l’analisi in questo rapporto si concentra sull’anno finanziario 2019/20 e quindi rappresenta solo, nella maggior parte dei casi, tre mesi di impatto del Covid-19 – ha spiegato – la sospensione dei campionati ha portato al disallineamento del completamento della stagione e dei periodi di rendicontazione finanziari tipici in Inghilterra, Spagna e Italia. Ciò porterà al riconoscimento di alcuni elementi di entrate e costi relativi alla stagione 2019/20 nell’anno finanziario che termina nel 2021, e quindi nell’edizione del prossimo anno della revisione annuale della finanza calcistica di Deloitte».
Ad avere i risultati peggiori è stata la Serie A, con ricavi totali per 2,1 miliardi di euro, in negativo del 18%, ovvero 443 milioni. I due terzi dell’importo sono le perdite di Milan e AS Roma, combinate.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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