
Le canne da pesca dell’azienda di Pordenone sono diffuse in tutto il mondo, nella pesca sportiva come in quella amatoriale
Artico è l’azienda che da realtà artigianale ha saputo rivoluzionare il mondo della pesca sportiva e amatoriale. Ce ne parla il presidente, Antonio Artico.
La storia dell’azienda ha inizio nel 1968 quando Sergio Artico, spinto dalla passione per la pesca sportiva, inizia a lavorare per la prima azienda italiana di canne da pesca; poi nel 1975 decide di aprire la sua attività. L’anno successivo, grazie alla sua genialità in quella che può essere considerata una vera e propria arte, rivoluziona il mondo delle canne da pesca realizzando la prima serie di canne in fibra di carbonio, dal nome Scacco Matto. Questo materiale, preceduto dalla fibra di vetro e prima ancora dal bambù, permise di creare canne lunghe fino a 10 metri (invece dei 5/6 precedenti) ma quattro volte meno pesanti e quattro volte più performanti. Oggi il 99% delle canne da pesca è realizzato in fibra di carbonio.
Artico offre un prodotto artigianale di grande qualità e innovazione basato sulla ricerca e sull’importanza dei materiali. L’azienda ha deliberatamente scelto di rimanere in Italia perché la canna da pesca è un prodotto che necessita di insegnamento ed esperienza, non può essere declinato in una realtà industriale con la garanzia delle stesse prestazioni. Artico ha quindi deciso di rimanere per continuare a progettare, crescere e fare innovazione.
L’azienda serve, innanzitutto, il mercato dell’agonismo a livello nazionale e mondiale: è, infatti, proprio questo il mercato che permette la maggiore crescita fornendo input che rendono possibile produrre canne sempre più adatte alle competizioni. Una parte della produzione, poi, si rivolge al mercato del pescatore amatoriale, coloro che vogliono portare avanti il proprio hobby e divertirsi con strumenti performanti, una canna “fuori serie” customizzata. Fino al 2005/2006 Artico si rivolgeva quasi totalmente al mercato italiano con una produzione non di massa di 5.000/6.000 canne all’anno. Poi si è espansa verso il mercato mondiale con prodotti specifici e ora è presente con distributori esclusivi in tutta Europa e Nord America, mentre in Italia può contare su una rete di retailer.
I punti di forza coi quali Artico opera sul mercato della pesca sono sempre maggiore tecnologia, maggiori prestazioni e customizzazione della canna nello stile italiano, tutte caratteristiche rese possibili dall’alto livello di manualità richiesto nella produzione delle canne da pesca. Dopo la vendita, l’assistenza al cliente viene garantita per oltre 20 anni: ciò è reso possibile dalla capacità di modulare i materiali moderni con quelli più vecchi così da rimettere in funzione la canna. La customizzazione, inoltre, non riguarda solo l’estetica ma anche la meccanica. Artico, infatti, crea prodotti unici studiati ad hoc sulle esigenze dei pescatori, anche per chi, ad esempio, fa pesca estrema in zone estreme.
Nel corso degli anni Sergio e Antonio Artico hanno lanciato nel mercato della pesca diverse innovazioni. Oltre l’uso della già citata fibra di carbonio, negli anni Novanta ad esempio hanno applicato delle strutture cilindriche al posto di quelle coniche sulle canne telescopiche: un’innovazione grandissima che riesce ad imporre una forza maggiore nella fase di recupero del pesce. Ai tempi Artico non poté brevettare la novità ma oggi tutte le aziende del mondo la applicano.
Per il futuro Artico spera nella possibilità di trasmettere alla giovane generazione della famiglia tutto il know how appreso in questi decenni che, altrimenti, andrebbe perso, portando così l’azienda nel futuro con un prodotto che può ancora essere migliorato e una squadra di professionisti e di artigiani unici ormai rodata.
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