
Le auto vendute sono state 110.292. Il saldo da inizio anno resta comunque positivo, +38%. Secondo il CSP servono incentivi permanenti
Forte calo delle immatricolazioni a luglio in Italia. Le auto vendute sono state 110.292, con un crollo del 19,4% rispetto alle 136.768 dello stesso mese dell’anno scorso. A comunicarlo è stato il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili spiegando invece che da inizio anno sono state immatricolate 995.239 vetture, il 38% in più rispetto alle 721.004 dello stesso periodo del 2021.
I trasferimenti di proprietà sono stati 313.150 a fronte di 273.622 passaggi registrati a luglio 2020, con un aumento di più del 14%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 423.442, ha interessato per il 26,05% vetture nuove e per il 73,95% vetture usate.
Frenata anche per Stellantis che registra il 20,3% in meno di immatricolazioni rispetto allo stesso mese del 2020. Da inizio anno le immatricolazioni del gruppo sono 390.897, in crescita del 39,4% sull’analogo periodo dell’anno scorso.
Per il Centro Studi Promotor (CSP) gli incentivi proposti dal Parlamento e approvati dal Governo hanno contenuto l’effetto negativo sulle vendite di autovetture, ma resta comunque un forte divario tra il recupero dell’economia in generale, che procede in maniera accelerata, e quello del settore dell’auto, che è ancora in gravissime difficoltà nonostante gli incentivi. Secondo il CSP, per il settore dell’auto, impegnato nella difficile transizione verso l’auto elettrica, “occorre una politica di lungo respiro basata sull’introduzione di incentivi permanenti con interventi a rotazione articolati in incentivi semestrali per le diverse categorie di autovetture“.
di: Maria Lucia PANUCCI
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