
Il portafoglio clienti supera il valore di 740 miliardi di euro
Le reti di investimento dei clienti dei consulenti finanziari degli intermediari associati chiudono il primo semestre del 2021 con un nuovo primato patrimoniale. Il portafoglio continua a crescere e raggiunge il valore record di 744,9 miliardi di euro. A renderlo noto è Assoreti.
Secondo quanto riportato, l’incremento del portafoglio, al netto degli effetti del processo di integrazione societario intervenuto nel corso del trimestre, è pari al 17,6% a/a ed al 4,2% rispetto alla valorizzazione di fine marzo. Strumenti finanziari, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi/previdenziali raggiungono i 629,3 miliardi di euro rappresentando, nel loro insieme, l’84,5% del patrimonio (+1,2pp a/a); di questi, 525,2 miliardi sono investiti in prodotti del risparmio gestito (il 70,5% del portafoglio) e 104,1 miliardi in strumenti finanziari amministrati (il 14%). La liquidità in portafoglio si attesta a 115,5 miliardi, con un’incidenza che scende al 15,5% (-1,2pp a/a) e torna ai livelli pre-pandemia.
«I risultati raggiunti anche in termini patrimoniali – sottolinea Paolo Molesini, presidente di Assoreti – confermano l’importanza del ruolo assunto dalle reti di consulenza nella crescita della ricchezza finanziaria degli italiani. I clienti delle Associate che si sono affidati alla professionalità e all’esperienza dei consulenti finanziari, dopo aver affrontato i mesi più difficili della pandemia, oggi vedono gli effetti della pianificazione e diversificazione degli investimenti. Un processo che non si è mai interrotto, anche quando sarebbe potuto sembrare più semplice proteggere i propri risparmi mantenendoli liquidi».
Come reso noto da Assoreti, nell’ambito del risparmio gestito la valorizzazione degli OICR, sottoscritti direttamente, risulta pari a 243,3 miliardi di euro, con un’incidenza complessiva sul portafoglio pari al 32,7% (+0,6 pp a/a). La crescita espressa in termini di incidenza è ascrivibile alle gestioni collettive aperte domiciliate all’estero che, con 215,2 miliardi, raggiungono quota 28,9% (+0,7pp a/a). La valorizzazione delle gestioni individuali si attesta a 80 miliardi, con un’incidenza in portafoglio del 10,7%. L’aumento del peso è riconducibile alle GPF che, con 37,9 miliardi, salgono al 5,1% (0,5pp a/a), mentre le GPM, con 42,1 miliardi si mantengono stabili. Il comparto assicurativo/previdenziale vale 201,9 miliardi di euro, con un’incidenza in portafoglio del 27,1% (-0,4pp a/a). Le unit linked raggiungono 104,1 miliardi di euro ed i prodotti multi-ramo 34,6 miliardi, con un peso generale che si attesta al 18,6%. A fine mese, il contributo complessivo delle reti al patrimonio investito in OICR aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, si attesta a 431,2 miliardi di euro, con un’incidenza sul patrimonio totale investito in fondi che sale al 35,7% (patrimonio gestito pari a 1.206,4 miliardi di euro – dato provvisorio).
Nell’ambito del risparmio amministrato, invece, la componente in titoli sale a 104,1 miliardi e rappresenta il 14% del patrimonio totale (+0,6pp a/a). Si conferma la netta prevalenza della componente azionaria, con 44,6 miliardi, seguita da titoli di debito pubblici (18,3 miliardi) e corporate (17,7 miliardi).
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI
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