
In 6 mesi sono aumentate di 16 mila unità
L’imprenditoria immigrata riprende slancio: tra gennaio e giugno il bilancio tra le nuove imprese aperte da stranieri e quelle che hanno chiuso i battenti ha fatto registrare un saldo positivo di 16.197 unità. Si tratta di un numero molto più alto rispetto a quello dello stesso periodo del 2020, influenzato dal lockdown, ma migliora anche rispetto al primo semestre 2019.
Lo dimostrano i dati di Unioncamere e Infocamere sulle imprese di stranieri iscritte al Registo delle Imprese delle Camere di Comemrcio.
Il fenomeno dell’imprenditoria straniera è una parte fondamentale del tessuto imprenditoriale nazionale: in Toscana arriva al 14,4%, in Liguria al 14,3% e in Lombardia al 13%. Sono queste le concentrazioni più elevate sul totale delle imprese esistenti. Agli ultimi posti invece Basilicata con 3,9% e Valle d’Aosta e Sicilia con 6,1%.
In Lombardia hanno sede 124.603 imprese guidate da persone nate fuori dei confini nazionali. A distanza seguono il Lazio con 81.938 e la Toscana con 58.937.
Tre imprese di stranieri su quattro opera in forma individuale, ma un consistente numero, il 16,5%, ha scelto la forma della società di capitale.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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