Lo dimostra l’analisi del Centro Studi Tagliacarne
Secondo un’analisi realizzata dal Centro Studi Tagliacarne sulla base dei dati Unioncamere-Infocamere, le imprese che operano all’interno di filiere sono più innovative, più aperte ai mercati stranieri e più ottimiste sul futuro. Si tratta di una realtà in crescita: 3,8 milioni di imprese attive, il 75% del sistema imprenditoriale italiano, che occupa più di 12 milioni addetti il 71,4% del totale economia extra-agricola e che genera 2.500 miliardi di euro di fatturato, pari al 78,9% del totale industria e servizi.
Ma c’è di più: il 41% delle imprese interessate prevede di recuperare i livelli produttivi precedenti il Covid già entro quest’anno, contro il 36% delle altre aziende. La quota inoltre sale al 45% per le imprese in filiera che hanno investito nelle tecnologie 4.0 contro il 35% delle altre digitalizzate.
Le leve principali su cui puntare per stare sul mercato sono innovazione ed export. Il 62% delle imprese che lavorano insieme ha fatto investimenti per innovare mentre la percentuale si ferma al 38% fuori dalla filiera. Il 22% esporta, con punte fino al 30% nelle filiere 4.0, mentre si ferma solo al 24% per le altre.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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