Il Partito Comunista Cinese vuole rafforzare la supervisione sull’economia digitale, sull’innovazione tecnologica e sulla protezione dei dati, intensificando le misure antitrust
Guai in vista per i colossi tecnologici. Il Partito Comunista Cinese vuole rafforzare la supervisione sull’economia digitale, sull’innovazione tecnologica e sulla protezione dei dati, intensificando le misure anti-monopolio e ciò potrebbe presto tradursi in nuove strette per alcune società. È quanto emerge da un incontro della Commissione sull’Approfondimento delle Riforme, presieduta dal presidente cinese, Xi Jinping, che si è concentrata sulle norme anti-trust, sulla gestione delle riserve statali e sulla lotta all’inquinamento.
Le mosse finora attuate in Cina per frenare “l’espansione caotica del capitale” ha mostrato risultati iniziali, si legge ne resoconto diffuso dall’agenzia ufficiale Xinhua, che cita le conclusioni dei dirigenti del Partito Comunista Cinese, ma bisogna fare di più. «È necessario accelerare la creazione di un sistema di supervisione completo e a più livelli in tutti i campi e colmare le lacune esistenti – si legge ancora. – E’ necessario rafforzare la supervisione e l’applicazione della legge in alcune aree chiave, tra cui l’economia delle piattaforme, l’innovazione tecnologica, la sicurezza delle informazioni e la protezione dei mezzi di sussistenza delle persone. È necessario migliorare il meccanismo anti-monopolio e la forza di supervisione anti-trust».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/HOW HWEE YOUNG
Ti potrebbe interessare anche: