
Vanno bene anche i prodotti non tradizionali del made in Italy a tavola: +8% dell’export di spumante in Francia e +10% di birra in Germania
Il made in Italy registra un grande successo all’estero confermando una forte resilienza alla crisi pandemica. Le esportazioni segnano addirittura un record storico: un aumento del 12% nei primi 6 mesi dell’anno, valore che in relazione a tutto il 2021, toccherà i 50 miliardi. A sottolinearlo è la Coldiretti secondo cui le difficoltà e le chiusure nel mondo della ristorazione, a livello internazionale, non hanno fermato la crescita del comparto italiano.
Anzi ciò che sorprende di più è che i nostri prodotti riscuotono un grande successo anche nei settori non propriamente tradizionali, come può essere la nostra amata pasta o pizza. E questo grazie alla capacità d’innovazione degli imprenditori e alla qualità dei prodotti. Gli esempi più eclatanti sono il +8% dell’export di spumante in Francia, patria dello champagne, e il +10% della birra in Germania, nazione del luppolo per eccellenza.
Non solo. Quest’anno dall’Italia sono partite le prime spedizioni di riso tricolore verso la Cina e, allo stesso tempo, c’è stato un boom della produzione di frutta esotica grazie a menti giovani che hanno scelto questo tipo di coltivazione, recuperando terreni altrimenti abbandonati a causa dei cambiamenti climatici. C’hanno visto giusto dato che, secondo un sondaggio della Coldiretti, oltre 6 italiani su 10 (61%) acquisterebbero prodotti tropicali italiani, invece di quelli stranieri, se li avessero a disposizione.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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