
Si tratta del livello più alto dal gennaio 2013 quando si registrò un aumento dei prezzi del 2,2%. La spinta arriva soprattutto dal caro energia, ma crescono anche gli alimentari
Accelera l’inflazione in Italia. Secondo quanto segnalato dall’Istat l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, segna un aumento dello 0,5% su base mensile e del 2,1% su base annua (da +1,9% del mese precedente). Si tratta del livello più alto dal gennaio 2013 quando si registrò un aumento dei prezzi del 2,2%.
La spinta tendenziale arriva soprattutto dal caro energia, ma crescono anche i prezzi degli alimentari lavorati che accelerano da +0,2% a +0,8%, e quelli degli alimentari non lavorati che invertono la tendenza da -0,2% a +0,8%.
L’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rimane stabile a +0,6%, mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera da +0,4% a +0,6%. L’inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,8% per l’indice generale e a +0,9% per la componente di fondo.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: Ansa/Matteo Corner
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