
Secondo l’Autorità l’operazione potrebbe portare la nuova entità ad assumere una posizione dominante nel settore dei pagamenti digitali
L’Antitrust ha avviato un procedimento istruttorio per valutare la fusione Nexi-Sia perché per l’authority non è esclusa la creazione di una posizione dominante nel settore dei pagamenti digitali. «La fusione – sottolinea una nota – potrebbe determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante da parte della nuova entità con effetti di tipo orizzontale, nonché di natura verticale e conglomerale».
L’operazione coinvolge differenti operatori, sia dal punto di vista della domanda sia da quello dell’offerta, e interessa numerosi ambiti del settore dei pagamenti digitali. In particolare, l’AGCM valuterà gli effetti della concentrazione sui settori dei servizi di merchant acquiring, di processing, di emissione delle carte di pagamento, di compensazione al dettaglio dei pagamenti, di trasmissione dei dati interbancari e anche dei servizi per la fornitura e la manutenzione degli ATM.
Plaude all’iniziativa dell’Antitrust l’associazione Consumerismo No Profit. «La crescente diffusione di strumenti di pagamento digitali alternativi al contante ha portato ad una crescita dei costi a carico degli utenti, e in caso di una posizione dominante tra società si creerebbe un danno della concorrenza con effetti dannosi diretti per le tasche dei consumatori – spiega il presidente Luigi Gabriele. – Basti pensare che nell’ultimo biennio i costi di gestione di una carta di credito sono aumentati del +8,5%, e tra canoni, costi di attivazione e gli altri balzelli, una singola carta arriva a costare ai consumatori 85 euro all’anno».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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