
La Start-up ha messo a punto un braccialetto multifunzione con App collegata
Sapere sempre dove si trova il proprio bambino? Non è fantasia ma realtà grazie ad UROK. Ce ne parlano Luigi La Salvia e Valerio Volpi.
UROK, acronimo di “you are okay”, è una Start-up innovativa nata per progettare un sistema di localizzazione destinato a varie soluzioni. L’idea nasce principalmente per un’esigenza personale e familiare: quella di sapere dove si trovano i propri figli e se stanno bene.
I due ideatori, dopo una prolungata esperienza nel settore delle telecomunicazioni, infatti, hanno messo a punto un braccialetto in grado di localizzare il bambino che lo indossa. Dall’altra parte, il genitore dispone di un’App che riporta la posizione del bambino e dove è possibile salvare i luoghi più frequentati (come la scuola, la casa dei nonni, ecc). Inoltre, il dispositivo può essere utilizzato come sistema di pagamento. Il genitore può assegnare al proprio figlio un portafogli virtuale con relativo budget e visualizzare, tramite notifiche pop up, come viene speso il denaro.
Il braccialetto rientra nell’ottica dell’IoT e si avvale di una tecnologia di ultima generazione con un sistema radio innovativo di trasmissione pronto ad integrarsi con la futura tecnologia 6G. Un prodotto utilizzabile oggi, quindi, ma già pronto per il domani.
Oltre che a quello dei genitori con bambini piccoli, UROK si rivolge ad un mercato ampio e variegato che include, ad esempio, anche quello degli anziani e delle persone non autosufficienti.
UROK sta attualmente portando avanti delle collaborazioni, una su tutte è quella con iGrest, leader nel settore dei centri estivi e sportivi. La partnership è volta ad integrare i servizi offerti per renderli ancora più versatili.
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