Rimangono invariati i tassi di interesse ma il ritmo degli acquisti dei titoli sarà inferiore rispetto ai due trimestri precedenti. Rivisto al rialzo il Pil nel 2021 e le stime sull’inflazione
La politica monetaria europea non è più così accomodante. Il Tapering ha inizio. La Banca centrale europea, come ampiamente, previsto, ha lasciato invariati i tassi di interesse: zero sulle operazioni di rifinanziamento principali, 0,25% sulle operazioni di rifinanziamento marginali e meno 0,50% sui depositi presso la banca centrale stessa.
Ma ha annunciato che gli acquisti di titoli con il programma anticrisi Pepp verranno condotti a un ritmo “moderatamente inferiore rispetto ai due trimestri precedenti“.
La Bce continuerà inoltre gli acquisti di bond tramite il programma tradizionale App al ritmo mensile di 20 miliardi di euro, e “continua ad aspettarsi che gli acquisti netti procedano per tutto il tempo necessario a rinforzare l’impatto accomodante dei tassi e terminare poco prima che inizi ad alzare i tassi d’interesse“.
Non solo. L’istituto centrale ha rivisto al rialzo l’outlook sul Pil dell’area euro del 2021 dal +4,6% precedentemente atteso a una crescita pari a +5%. Per il 2022, il Pil è atteso in rialzo del 4,6%, a un ritmo inferiore rispetto al +4,7% precedente; le stime sul Pil del 2023 sono state lasciate invariate al ritmo del 2,1%.
Rivista al rialzo anche le stime sull’inflazione del 2021 dal +1,9% precedentemente atteso nel mese di giugno a +2,2%. Le previsioni per il 2022 e il 2023 sono state alzate rispettivamente dal +1,5% al +1,7% e dal +1,4% al +1,5%. La presidente Lagarde ha sottolineato che “l’aumento corrente dell’inflazione è in gran parte temporaneo“. «Le pressioni sottostanti all’inflazione stanno aumentando in modo lento – ha aggiunto. – L’inflazione di medio termine è prevista a un livello ben inferiore al target” (pari al 2%)».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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