Il provvedimento permette anche alle aziende specializzate in cripto-finanza di operare e pagare le tasse nel Paese
Il bitcoin continua ad affascinare e prosegue nella sua inarrestabile ascesa verso la legalizzazione. Le ultime novità riguardano l’Ucraina. Il Parlamento ha approvato, quasi all’unanimità, una legge con regole chiare per l’utilizzo della criptovaluta e che ne fissi un preciso perimetro normativo. Cosa che prima mancava del tutto.
Tra i paletti più importanti fissati dalla nuova legge ci sono anche misure per proteggere i cripto-investitori e le piattaforme di scambio dalle frodi. Ma non solo. Il Parlamento ha stabilito che le aziende cripto potranno lavorare in Ucraina e soprattutto pagare le tasse nel Paese, purché dimostrino alti standard di trasparenza e paghino allo Stato 3.100 dollari per ottenere una licenza. Un passo avanti non da poco, considerando che Kiev è sempre stata recalcitrante ad accettare il bitcoin e spesso le autorità hanno confiscato alle cripto-piattaforme attrezzature costose, a quanto sembra, senza giusta causa. «Le condizioni normative favorevoli attireranno sempre più aziende del settore – ha previsto Mykhailo Fedorov, ministro per la transizione digitale ucraino. – È vero, dovranno pagare le nostre tasse, ma sapranno di essere protette dallo Stato».
E’ bene sottolineare che in Ucraina il bitcoin resterà uno strumento di investimento e non una vera e propria moneta come invece è accaduto in El Salvador (guarda qui). Gli investitori hanno comunque apprezzato la notizia tant’è che la moneta oggi guadagna il 2,3% e si porta a 46.209 dollari.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/WALLACE WOON
Ti potrebbe interessare anche: