
Il Governo chiede cooperazione internazionale per garantire l’approvvigionamento di alcuni tipi di chip attualmente particolarmente carenti
«La crisi dei chip continuerà a essere pesante per ancora un po’ di tempo». L’allarme arriva dal ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’informazione cinese, secondo quanto riporta il South China Morning Post.
La carenza di semiconduttori, che ha messo in ginocchio interi settori produttivi, a partire da quello dell’automotive, è stata provocata da un lato da un boom della domanda dovuta alla pandemia, che ha spinto su i consumi domestici di dispositivi tecnologici, e dall’altro da una serie di incidenti e di problemi climatici che hanno rallentato la produzione in Asia orientale, dove si produce la maggior parte dei chip mondiali, e anche negli Stati uniti.
Il ministero ha quindi chiesto una maggiore cooperazione a livello internazionale ed in particolare ai produttori cinesi e esteri, che operano nella Repubblica popolare, di riprendere la produzione per garantire l’approvvigionamento di alcuni tipi di chip attualmente particolarmente carenti.
Dal canto suo il principale produttore cinese SMIC ha già annunciato che costruirà un impianto da 7,6 miliardi di euro a Shanghai per soddisfare la richiesta.
di: Maria Lucia PANUCCI
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